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venerdì 14 agosto 2015

GeekyHour: Keltis, Il sentiero di Pietra

Ho già ripetuto di come io sia una nerd a tutto tondo e non mi stancherò mai di ripeterlo. Per questo, la GeekyHour  sta volta si sposterà su un angolino di Nicchia persino per il Nerd più accanito: Il Board Game ( o meglio conosciuto come gioco da tavolo). Voglio parlarvi del nuovo entrato in casa: Keltis, il sentiero di Pietra.


(mi scuso per il Tedesco, ma non sono riuscita a trovare un'immagine in Italiano)

Casa Editrice: Stupor Mundi ( per la versione italiana)
Creatore: Reiner Kinzia
Data di Uscita: 2008
Premi Vinti: Gioco dell' anno 2008.
Numero Giocatori:  2-4
Tempo di Gioco: 10'-40'

Keltis è un gioco astratto che suppone come ambientazione l'esplorare cinque sentieri ben distinti da colori e simboli. L'obiettivo è spostare le cinque pedine in nostro possesso lungo ognuno di questi sentieri, fino a raggiungere la " zona obiettivo" ed accumulare punti vittoria. 
Ma voi vi chiederete: come faccio a muovervi lungo i sentieri?

Ad iniziare il gioco è chi è stato per l'ultima volta in Irlanda, o il più vecchio e saggio del gruppo. Al vostro turno dovrete compiere ben due azioni:

1. Giocare una carta: Piazzare una carta davanti a voi. La carta dovrà essere del colore del percorso che volete intraprendere. Si potrà  spostare solo una pedina per sentiero. Le carte avranno il colore ed il simbolo del percorso da voi scelto e saranno numerate da 0 a 10. Una volta posizionata la carta a terra si dovrà scegliere l'ordine ; crescente o decrescente con cui continuare la vostra "avanzata. Ovviamente l'ordine non potrà essere cambiato durante il corso della partita.

1.1 Scartare una carta:  Potete scartare una carta per voi inutilizzabile posizionandola accanto alla plancia di gioco, formando un mazzetto per colore.

2. Pescare una carta: Una volta terminata la fase uno. Dovrete pescare una carta in modo da averne sempre otto in mano. Potete pescare la vostra carta dalla cima del mazzo , oppure dalla cima di uno dei mazzetti di scarto.

Lungo i sentieri troverete delle tesserine coperte. Sarà vostra premura scoprirle quando ci capiterete su con la vostra pedina. Le tesserine sono di tre tipi e vi danno vantaggi, alla conclusione della partita:

Quadrifogli: Questo tassello vi da la possibilità di avanzare di un'ulteriore casella sul percorso che state seguendo o su uno diverso da questo.
Pietre del Desiderio: Le gemmine si collezionano e daranno dei punti extra alla fine della partita. Attenzione, però. Se non se ne collezionano a sufficienza, il punteggio potrebbe risultare negativo.
Nodi: I nodi forniscono dei punti vittoria extra.

Il gioco si conclude quando cinque delle pedine raggiungono la zona obiettivo, oppure quando termina il mazzo di carte a disposizione. Ogni pedina prende i punti indicati nella sua posizione. La pedina più grande, invece raddoppia il punteggio. A questi si somma il punteggio delle pietre del desiderio di cui si è in possesso.

Vince il giocatore che ha il maggior punti vittoria. 

Un gioco semplice e che scorre molto bene, senza annoiare a causa della sua continua casualità. Ho adorato la sua ambientazione celtica, come la grafica della plancia e delle carte. Un po' noiosa la preparazione del tavolo di gioco, poichè abbastanza lunga . Consiglio Keltis a chi abbia voglia di passare una serata in compagnia di amici, rilassandosi sorseggiando della buona Birra e perchè no? Ascoltando musica celtica.

Voto: 9


giovedì 25 giugno 2015

GeekyHour: Nerds doing good.

È lungo tempo che queste pagine virtuali risentono della mia assenza. Ma, tra impegni vari ed eventuali e studio, il tempo e la voglia di aggiornare il blog sono passati e volati via come uno stormo di rondini in autunno. In questa GeekyHour vorrei parlarvi di una delle mie passioni: Il Costuming di Star Wars e ne vorrei parlare sotto una luce diversa. Noi non siamo solo " Gli sfigati che si vestono da quelli dello spazio". La Rebel Legion e la 501st. sono qualcosa di più grande del semplice costuming. Due realtà che trascendono il fatto dell'indossare abiti diversi da quelli quotidiani e calarsi nel personaggio. A noi piace anche fare del bene e collaborare con associazioni benefiche come , per esempio, Make a Wish. Credo che la cosa che ci dia maggiore soddisfazione nell'indossare i nostri costumi, sia vedere i bambini entusiasmarsi nel riconoscere i loro eroi stellari. Ed è proprio questo che ci è capitato un paio di settimane fa, quando abbiamo visitato la Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma. Vedere i volti dei bambini più o meno grandi illuminarsi alla nostra vista e poter regalare loro solo un sorriso, è stato commovente e ricaricante.
Quindi, a tutti quelli che ci etichettano come sfigati e bambinoni, a quelli che " Oh mica è carnevale!" vorrei far capire che non è solo una passione, ma quasi una vocazione: quella di far felici gli altri.
Rompiamo lo stereotipo del Nerd che se ne sta chiuso in casa sui videogame, fregandosene dei mali del mondo. Noi andiamo oltre, siamo i Nerd che fanno del bene.
P.S: Dottori ed infermieri erano più entusiasti dei bambini nel vederci! Non c'è stata cosa più esilarante.




Link delle associazioni:
http://www.rebellegion.it/

giovedì 7 maggio 2015

Geeky Hour : Marvel Star Wars n° 001

La geeky hour di questa settimana, anche se con qualche giorno di ritardo, celebrerà in qualche modo il May th 4th*: il popolare giorno ormai dedicato alla celeberrima saga partorita dalla geniale mente di George Lucas. Da appassionata della saga, voglio onorare questo giorno anche sul blog e lo farò parlandovi del fumetto uscito appunto il 4 maggio, il primissimo della nuova continuity canon ( vi ricordo che tranne l'esalogia, le clone wars e rebels, tutto ciò che riguarda l'universo espando di star wars non è considerato più canon, ma rifilato nella categoria "legends").
Non nutrivo grosse aspettative dallo spillato firmatoMarvel. Non sono fan della politica e del modo di trattare il fumetto da parte della grande casa editrice. Premetto che ho comprato il fumetto poichè in Italia dobbiamo essere i volponi della situazione e che, a partire da 9 luglio (data di uscita del secondo volume) verrà accorpato con quello che dovrebbe essere uno spillato stand alone sulla Principessa Leila. Chiusa questa piccola premessa, parliamo dello spillato di Jason Aaron e John Cassady, due punte di diamante di mamma Marvel. 

L'ambientazione è posta a cavallo tra episodio IV ed episodio V, più o meno subito dopo la distruzione della Morte Nera, tanto è vero che vediamo Luke abbigliato dell'orrendo giacchino giallo post-premiazione. Ovviamente è stato scelto come pianeta per introdurre il tutto Tatooine ( che avrebbe anche leggermente stancato ed annoiato). Essendo solamente il primo capitolo della storia intitolata "Skywalker strikes" devo dire che le mie aspettative siano state rispettate: noioso e già visto, come al solito si lascia spazio ad umorismo basso e triste, che non farebbe ridere nemmeno un bambino (e si badi che non sto parlando di JarJar Binks). Dialoghi privi di alcuna suspance così come la storiella di venti pagine. Per quanto riguarda la parte grafica non mi aspettavo moltissimo. Saturazione altissima ed approssimazione a parte, direi che sono abbastanza godibili, oltre al marasma di pubblicità che ci hanno messo dentro. Sopravvalutato, Sovrastimato ed anche Over-priced.
A voler essere buoni , non si merita più di un 4 su 10.


Nota Nerd: May the 4th. Il 4 maggio è considerato, dai fan di Star Wars, un giorno di festa in cui celebrare la cultura legata alla saga.
Tale data è stata scelta come Star Wars Day a causa della popolarità di un gioco di parole in lingua inglese tra la famosa citazione "May the Force be with you" ("Che la Forza sia con te") e la frase "May the fourth be with you" ("Che il 4 maggio sia con te"), causato dal doppio significato della parola May (in relazione al contesto può significare "possa" oppure "maggio") e dall'assonanza tra le parole Force ("Forza") e fourth ("Quattro").
La prima apparizione delle frase "May the fourth be with you", però, non sembra attribuibile ai fan di Star Wars: quando nel 4 maggio 1979 Margaret Thatcher divenne la prima donna ad essere eletta Primo ministro del Regno Unito, il suo partito pubblicò sul The London Evening News un augurio che recitava "May the Fourth Be with You, Maggie. Congratulations." Tale frase è stata riportata anche nella resocontazione parlamentare del Parlamento del Regno Unito.



giovedì 23 aprile 2015

Geeky Hour: C'era una volta... Fables!

Eccoci di nuovo tornati nella nostra rubrica "Nerd", dopo aver fatto un salto molto cioccolatoso in quella mangereccia.
Come promesso tenterò con il blog ed il canale youtube di andare pari passo e di trattare gli stessi argomenti. Per questo, oggi vi parlerò del bellissimo fumetto di Bill Willingham e pubblicato da una divisione editoriale della DC, la Vertigo. Stiamo proprio parlando di Fables! 
Il racconto di Bill Willingham  ha inizio nel lontano 2002 ed è ancora in corso con all'attivo ben ventidue albi.
Fables , al contrario di quanto possa dirci il titolo è un fumetto tutt'altro che favolistico. Questo assume spesso e volentieri toni gialli, per sfociare "allegramente" nel thriller. 
Il  nostro giornalino illustrato ci narra le avventure delle Fiabe giunte per esilio volontario (leggasi forzato) nel nostro mondo. Esse hanno fondato una centenaria comunità segreta chiamata Favolandia e la  sua succursale di campagna chiamata "La Fattoria"* dove sono costrette tutte le fiabe non umane o quelle  che non possono permettersi una malia ( incantesimi attraverso i quali è possibile assumere l'aspetto dei Terreni). La comunità è gestita da Re Cole e dai suoi aiutanti, tra cui spiccano Bianca Neve e lo sceriffo BigBy (Luca) Wolf. Ed è attorno a questi due personaggi, contornati da tutte le fiabe , dalle più popolari, alle meno conosciute fino a toccare le mitologie degli antichi popoli Europei, che si svolgono gli eventi attorno a cui ruota la trama del fumetto.
La bellezza di questo Fumetto sono le molteplici Fiabe usate e le molteplici sfaccettature dei personaggi. Se pensate di trovarvi davanti le classiche fiabe Disneyane, non potete sbagliarvi più di così.
Il 4 giugno 2013 è stata annunciata una trasposizione cinematografica diretta da Nikolaj Arcer e sceneggiata da Jeremy Slater.
L'11 ottobre 2013, la casa produttrice Telltale rilascia l'avventura grafica diretta dallo stesso Bill Willingham "The Wolf Among Us". Che ripercorre gli accadimenti precedenti a quelli che avvengono nel fumetto.
Ed è proprio sul primo capitolo di questa  bellissima Avventura Grafica che si baserà il primo gameplay del canale di youtube di geekness che andrà in onda venerdì!



*La Fattoria è un chiaro riferimento alla "Fattoria degli Animali" di George Orwell.

mercoledì 15 aprile 2015

Geeky Hour: Galavant

Riemergo dopo giorni di assenza forzata, causa Romics *sospira*.
Finalmente riesco a dedicarmi alla Geeky Hour che mi ronzava in testa da un bel po'  di tempo ( forse perchè ho finito di guardare la prima stagione il giorno prima di partire alla volta della fiera.) Questa volta voglio parlarvi di Galavant.
Premetto che probabilmente le serie tv non sono il mio forte. A modo mio sono abbastanza esigente su questo frangente. Non amo serie tv troppo conosciute o quelle ispirate dai libri. Non ne seguo moltissime, forse perchè sono una persona poco costante. Diciamo che una serie tv deve rapirmi totalmente affinchè riesca a seguirla tutta , stagione dopo stagione. E sebbene sia appena terminata la prima e che la seconda sia ancora in incognita, Galavant è stata una di queste. Una seie  fresca ed allegra, non troppo impegnativa ma comunque con una trama carina ed un cast avvincente. Una serie molto originale, dato che è musicata: immaginatevi un cartone disney dove i protagonisti ed i villain hanno le loro canzoni. Fatto? Bene, Galvant oltre ad essere oltremodo ironica e divertente è anche questo. Forse a renderla una serie straordinaria contribuisce anche il cast che interpreta i personaggi in modo stratosferico. Sebbene la trama sia non tra le più originali, è resa avvincente dalla bravura degli attori e della forte caratterizzazione dei personaggi. La prima stagione  si è conclusa con un cliff hanger e spero vivamente che venga rinnovata (sperando di non fare da corvo del malaugurio con questo post). Consiglio di vedere questa tv series a tutti quelli che hanno voglia di passare un po' di serate con leggerezza e divertendosi, e per gli amanti dei musical Galvant è un must!

Spero di avervi incuriosito almeno un po'  e buona visione!

martedì 31 marzo 2015

Geeky Hour: Saga

Fumetti di Nicchia. Pochi ce li hanno, però tanti li apprezzano. (parte 1)

Noi nerd siamo persone versatili. La nostra “nerdcultura” spazia dal campo dei videogames, ai giochi da tavolo, passando per qualsiasi ambito possibile ed immaginabile che ci faccia lavorare con la fantasia e l'immaginazione. Ma noi nerd siamo anche persone raffinate ed in fondo ci piace vantarci di cose che nessuno dei nostri simili conosce o possiede, ammettetelo! Per questo volentieri ci rintaniamo in negozietti sconosciuti o ci avventuriamo nella sconfinata galassia dell'etere per cerare oggetti di nicchia,  che sia un' action figure oppure un fumetto, o che ne so, un set lego andato fuori produzione.
Oggi vi voglio parlare proprio di un fumetto. E lo farò mentre sorseggio il mio buonissimo infuso fragola e mango che, con questo freddo, ci vuole proprio.



Il titolo del fumetto è “Saga”. Si. Avete capito proprio bene. Il nome non potrebbe essere più scontato, banale e fuorviante ,  ma vi assicuro che vi sbagliate alla grande.  Fumetto d'autore che promette bene creato da Brian K.  Vaughan,  scrittore di fumetti e serie televisive americano. Ha iniziato con Marvel e Dc ma è diventato famoso per le sue opere originali ed Indie tra cui  ricordiamo Runaways e L'orgoglio di Baghdad. Ha fatto anche parte del team creativo di Lost, per la quale ha ricevuto la nomination per 'ambito premio Writers Guild o America  per la migliore serie drammatica ( insomma non è il primo tipo che passa).
Se Vaughan è la mente, la bravissima Fiona Staples è il braccio. Non è altri che un'illustratrice che  va disegnando una rapida ed altissima iperbole nel mondo del comics americano ( anche se la sua patria di origine è quella dove s'usano i soldi del monopoli. Nda). Diciamo che la canadese ha acquisito in poco tempo la notorietà che le basta per  disegnare le copertine di Batman. Insomma, mica pizza e fichi.
Serie pluripremiata, ha vinto ben tre Eisner Award nel 2013 ed il primo volume ha ricevuto la nomination all' HugoAwardcome Best Graphic Story.
A questo punto starete pensando e vi starete chiedendo << Embè?! A noi che importa?! Qual è la trama?>>
Vi accontento subito.
Il fumetto ha caratteri forti e grotteschi , adatti sicuramente ad un pubblico adulto e deve molto ad un pilastro inamovibile del mondo Nerd, ovvero Star Wars.
In questo masterpiece si parla da una guerra tra Landfall (un pianeta abitato da umanoidi alati, molto capaci nella creazioni delle armi e sviluppati nella tecnologia) e Wreath, la sua luna (abitata da creature magiche, per lo più simili a satiri e fauni). Pianeta e satellite, hanno deciso di creare la “Guerra in appalto” per paura di distruggersi l'un l'altro ed alterare gli equilibri del proprio mondo. Così, mentre nei luoghi natii di  alati e cornuti regna la pace, nel resto della galssia infuria la più sanguinosa delle guerre. In questo Caos è sbocciato l' amore tra due soldati di opposte fazioni: Alana ( soldatessa di Landfall) e Marko ( milite di Wreath), amore che ha dato vita ad una bambina ibrida di nome Hazel. Non credete che tutto ciò venga preso bene dai poteri forti dei due mondi in guerra, tant'è vero che  l'Alto Comando di Wreath sguinzaglierà contro di loro Il Segugio ed il Volere ovvero due freelancer ( cacciatori di taglie) legati dall'amore ed accomunati dal loro essere spietati. Landfall scomoderà invece  la nobiltà robotica, sguinzagliando sulle tracce dei poveri Marko ed Alana niente di meno che il Principe Robot IV. Insomma la vita della neonata Hazel e dei suoi genitori non è di certo rose e fiori, anzi, verrà ancor di più complicata da una galassia già in guerra. Riuscirà  la famiglia a trovare la tanto agoniata pace e far vedere l'universo alla loro piccola?! 
Questo fumetto si compone di ben dodici volumi.  In Italia per ora ne sono stati pubblicati solo quattro, per il quinto volume dovremmo attendere l'estate del 2015, dato che oltreoceano il nuovo arco narrativo ha avuto inizio solamente a febbraio 2015.
Spero che vi abbia incuriosito almeno un po' ed invogliato a comprare il primo volume di questa stupenda serie di fumetti.

Piccola Curiosità: La casa produttrice che pubblica Saga in Italia è la Bao Publishing la stessa che ha messo su carta i fumetti di Zerocalcare. Un motivo in più per avere i primi due albi americani nei vostri scaffali, no?